In simbiosi con il territorio
SCENARI MODERNI E NATURALI

Piacevoli giochi di chiaroscuri, pieni

e vuoti e materiali ecosostenibili

Piacevoli giochi di chiaroscuri, pieni e vuoti e materiali ecosostenibili.

Intrecci di forme

design

/ Linearità ospitale

Geometrie definite e razionali qui danno vita a un’architettura essenziale, ma insieme raffinata, resa più morbida dagli elementi green che ornano le logge.

Viste panoramiche

rooftop

/ Oasi di pace

Una residenza in cui ogni ospite potrà sentirsi coccolato, in un’atmosfera rilassata, silenziosa e distesa. Le terrazze degli attici rappresentano uno dei fiori all’occhiello di Syntonia Palace: qui il tempo incede lentamente, mentre lo sguardo si posa sui tetti della città.

Materiali sostenibili, come il legno, con le sue nuance calde ed eleganti, ricoprono sia parte della facciata, sia i rooftop: è uno charme unico, che non conosce epoche.

 Che concept è stato seguito per Syntonia Palace? 

Il concept progettuale di Syntonia Palace fa propri i vincoli del luogo per trasformarli in punti di forza: a partire da un edificio esistente si è optato per una demolizione in sagoma, nel pieno rispetto delle preesistenze.

Ha parlato di vincoli, e proprio su questo volevo porle una domanda: il sito, la storia, il luogo vengono ancora considerati? O secondo lei pongono un limite alla creatività? 

Non c’è progetto se non c’è studio dell’intorno: studiare l’intorno significa trovare spunti per riadattare l’architettura al nuovo, per tenerla in vita, per creare continuità di linguaggio. Conservare un edificio non significa applicare delle chiusure o stare nell’immobilismo, ma tradurre e rivitalizzare le architetture per restituirle, fruibili, alla contemporaneità.

 Ha definito Syntonia Palace un progetto di riqualificazione del territorio. Ce lo può spiegare? 

È una responsabilità anzitutto culturale, che comporta uno studio approfondito del tessuto e degli elementi del contesto. Syntonia Palace rispetta la regola architettonica dei luoghi, riproponendo in chiave contemporanea gli elementi progettuali che si trovano nell’intorno.

 Sostenibilità, elementi bio e spirito green: in una parola EcoLiving. Qual è l’armonia e l’equilibrio di questo progetto? 

Sicuramente il ruolo dei materiali impiegati nella progettazione è stato fondamentale: abbiamo prediletto quelli naturali, come il legno, la struttura principale è in acciaio e per questo molto luminosa. Dalla produzione di energia elettrica attraverso fonti rinnovabili all’implementazione di sistemi innovativi abbiamo posto estrema attenzione al benessere e alla qualità di vita dei residenti, nonché dell’ambiente.

 I sopralluoghi sono avvenuti sia nelle ore diurne che in quelle notturne, per studiare al meglio la luce, realizzando così dei render che rispecchiassero appieno la realtà. Quindi che ruolo ha la luce in questo progetto? 

Da sempre la luce è un elemento fondamentale durante la progettazione di un edificio. I brise-soleil, per esempio, nascono dall’esigenza concreta di proteggere dal sole la residenza, dato che Roma è una città ricca di luce, e si traducono solo in un secondo momento in un disegno architettonico ben curato ed esteticamente piacevole.
Per noi è fondamentale che la residenza continui a riprodurre fedelmente gli stessi colori della luce di Roma, a ogni ora del giorno, attraverso i suoi materiali.

A suo parere, l’inclusività è la chiave di volta di una nuova abitabilità? 

Ieri il portiere del palazzo, oggi il servizio concierge. Differenti nomi che indicano quanto l’inclusività sia da sempre uno dei principi cardine dell’abitare, che aumenta la percezione di sentirsi parte di una grande community. A Syntonia Palace abbiamo inserito molteplici plus residenziali che favoriscono la condivisione: dalla palestra alle meeting rooms, dalle aree per le bici agli Amazon lockers. Sono spazi comuni accoglienti e ospitali, che rievocano la funzione sociale tipica dell’architettura.

Parola all’architetto

CONCEPT

/ Filosofia abitativa

Un’intervista alla progettista di Syntonia Palace, arch. Marina Concilio. Ogni sua risposta coglie la vera essenza dell’EcoLiving, l'approccio progettuale che carica la sostenibilità di un significato più ampio.

Clicca sulle domande e scopri la filosofia del progetto.

1.

 Che concept è stato seguito per Syntonia Palace? 

Il concept progettuale di Syntonia Palace fa propri i vincoli del luogo per trasformarli in punti di forza: a partire da un edificio esistente si è optato per una demolizione in sagoma, nel pieno rispetto delle preesistenze.

2.

Ha parlato di vincoli, e proprio su questo volevo porle una domanda: il sito, la storia, il luogo vengono ancora considerati? O secondo lei pongono un limite alla creatività? 

Non c’è progetto se non c’è studio dell’intorno: studiare l’intorno significa trovare spunti per riadattare l’architettura al nuovo, per tenerla in vita, per creare continuità di linguaggio. Conservare un edificio non significa applicare delle chiusure o stare nell’immobilismo, ma tradurre e rivitalizzare le architetture per restituirle, fruibili, alla contemporaneità.

3.

 Ha definito Syntonia Palace un progetto di riqualificazione del territorio. Ce lo può spiegare? 

È una responsabilità anzitutto culturale, che comporta uno studio approfondito del tessuto e degli elementi del contesto. Syntonia Palace rispetta la regola architettonica dei luoghi, riproponendo in chiave contemporanea gli elementi progettuali che si trovano nell’intorno.

4.

 Sostenibilità, elementi bio e spirito green: in una parola EcoLiving. Qual è l’armonia e l’equilibrio di questo progetto? 

Sicuramente il ruolo dei materiali impiegati nella progettazione è stato fondamentale: abbiamo prediletto quelli naturali, come il legno, la struttura principale è in acciaio e per questo molto luminosa. Dalla produzione di energia elettrica attraverso fonti rinnovabili all’implementazione di sistemi innovativi abbiamo posto estrema attenzione al benessere e alla qualità di vita dei residenti, nonché dell’ambiente.

5.

 I sopralluoghi sono avvenuti sia nelle ore diurne che in quelle notturne, per studiare al meglio la luce, realizzando così dei render che rispecchiassero appieno la realtà. Quindi che ruolo ha la luce in questo progetto? 

Da sempre la luce è un elemento fondamentale durante la progettazione di un edificio. I brise-soleil, per esempio, nascono dall’esigenza concreta di proteggere dal sole la residenza, dato che Roma è una città ricca di luce, e si traducono solo in un secondo momento in un disegno architettonico ben curato ed esteticamente piacevole.
Per noi è fondamentale che la residenza continui a riprodurre fedelmente gli stessi colori della luce di Roma, a ogni ora del giorno, attraverso i suoi materiali.

6.

A suo parere, l’inclusività è la chiave di volta di una nuova abitabilità? 

Ieri il portiere del palazzo, oggi il servizio concierge. Differenti nomi che indicano quanto l’inclusività sia da sempre uno dei principi cardine dell’abitare, che aumenta la percezione di sentirsi parte di una grande community. A Syntonia Palace abbiamo inserito molteplici plus residenziali che favoriscono la condivisione: dalla palestra alle meeting rooms, dalle aree per le bici agli Amazon lockers. Sono spazi comuni accoglienti e ospitali, che rievocano la funzione sociale tipica dell’architettura.

Salotti en plein air

logge

/ Aria, luce, vita

Spaziose, luminose e ricche di vegetazione. Le logge di Syntonia Palace incarnano una naturale estensione degli ambienti interni, da abitare in ogni stagione.

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